Come usare la lavatrice ultrasuoni.
Video per vedere un uso di lavatrice e detergente per pulire con ultrasuoni di tipo digitale e pulsato.
Prepariamoci a lavare, mettiamo l’acqua e il detergente consigliato dai nostri specialisti in base alle esigenze di pulizia metalli, sgrassaggio ottone e acciaio, componenti elettronici, torniture di alluminio e zama, altro materiale
Raggiunto il livello ottimale del liquido impostiamo la temperatura, attendiamo che il liquido in vasca sia caldo e a temperatura impostata raggiunta segnalata dallo spegnimento della luce di riscaldamento acceso e in funzione che è posizionato sul pannello comandi.
In seguito poi immergiamo i nostri particolari elettronici, meccaniche tornite e fresate, lenti, gioielli, ottiche e altro materiale, avendo cura di appoggiarli delicatamente nel cestello inox.
Dopo qualche secondo si estraggono i pezzi per verifica del grado di pulizia e se perfettamente puliti il ciclo di lavaggio a ultrasuoni è terminato. Quindi si spengono gli ultrasuoni e si rimette il coperchio inox.
Nel caso di aver impostato il tempo sul timer la macchina disinserisce automaticamente il generatore ultrasonoro e l’addetto non deve posizionare in posizione “zero” gli ultrasuoni.
Siamo ora pronti a lavare a ciclo continuo o temporizzato ogni tipo di pezzo, oggetto e componente, superficie metallica e in plastica che maggiormente è di interesse per l’uso macchina.
Con la pulitrice ultrasonica si elimina lo sporco in tempi veloci e con un ottimo grado di pulizia senza altri problemi di aggiustaggio, puliture manuali, utilizzo di solvente o di sistemi a spruzzo.
Il sistema hardware e software di Ultrasuoni ie rileva e modula in modo intelligente potenza e frequenze migliori da trasmettere nel liquido a seconda di variabili quali la densità del bagno di lavaggio, la temperatura del liquido pulente, la massa e il peso dei componenti elettrici e meccanici riposti nel cestello portapezzi.
In questo modo si ha un autoapprendimento logico e un programma digitale (software) che aziona il microprocessore interno evitando all’operatore macchina ogni genere di incombenza e regolazione errata.